Le complicanze cardiovascolari sono frequentemente riportate nei pazienti con COVID-19. Nei pazienti con C0VID-19 ricoverati alcune delle indagini diagnostiche invasive necessarie per la definizione diagnostiche delle complicanze cardiovascolari, per esempio la biopsia endomiocardica o le angiografie,  non sempre sono disponibili o, qualora lo siano, non possono essere utilizzate  a causa dell’instabilità del paziente, dei rischi connessi alle procedure, del rischio di esposizione del personale sanitario, dello scarso impatto di una diagnosi precisa sull’approccio terapeutico o sulla prognosi [1, 2]. Anche le tecniche di imaging non invasive più moderne, per esempio la TAC multidetettore o la RMN cardiaca  non sempre sono disponibili negli ospedali COVID.  La diagnosi delle complicanze cardiovascolari in questi pazienti rimane quindi spesso vaga, anche per evitare di dover sanificare i locali utilizzati anche per i pazienti non COVID dopo il passaggio di un paziente infetto, data l’estrema contagiosità del SARS-CoV 2 [2]. Le linee guida consigliano di rinviare gli accertamenti radiologici e strumentali non strettamente necessari fino al termine del periodo di contagiosità.

Terapia delle complicanze cardiovascolari nei pazienti Covid-19

Nella maggioranza dei casi i pazienti COVID-19 richiedono solo un trattamento di supporto [2]. Nonostante la miriade di studi e le ricerche, finora non esiste una terapia antivirale specifica in grado di inibire la replicazione del SARS-CoV 2 all’interno delle cellule né di impedirne l’ingresso [3]. L’efficacia degli antivirali (lopinavir/ritonavir,remdesivir), degli antimalarici (idrossoclorochina), degli antibiotici /azitromicina, claritromicina), dei cortisonici, dei farmaci anti-citochine ecc è dubbia, nonostante il trattamento di migliaia di pazienti,  in maggioranza al difuori di studi controllati [1, 4]. Molti di questi farmaci sono inoltre sospettati di provocare gravi effetti avversi cardiovascolari, per cui è necessaria la massima cautela prima di un loro utilizzo in pazienti cardiopatici. In vitro alcune di queste molecole hanno dimostrato di inibire la replicazione virale, ma è dubbio che questo avvenga in vivo. Anche se sicuri, il plasma convalescente  o le immunoglobuline iperimmuni non hanno dimostrato di essere efficaci in studi randomizzati e controllati, mentre una certa efficacia è stata descritta in singoli case reports o casistiche con pochi pazienti.

Nei pazienti emodinamicamente instabili o con tachiaritmie ventricolari potranno essere presi in considerazioni approcci terapeutici per la complicanza cardiovascolare specifica  da concordare con i cardiologi. Anche nell’era dei vaccini anti-SARS Cov 2, utili strumenti di protezione efficaci sono la vaccinazione anti-influenzale dei pazienti, che hanno efficacia anche nella riduzione della mortalità cardiovascolare rispetto ai non vaccinati e l’adozione continua di adeguate misure di igiene e, a partire dal frequente lavaggio delle mani, e degli strumenti di protezione personale da parte degli operatori sanitari [5].

Bibliografia

1.            Driggin E, Madhavan MV, Bikdeli B, Chuich T, Laracy J, Biondi-Zoccai G, Brown TS, Der Nigoghossian C, Zidar DA, Haythe J et al: Cardiovascular Considerations for Patients, Health Care Workers, and Health Systems During the COVID-19 Pandemic. J Am Coll Cardiol 2020, 75(18):2352-2371.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7198856/pdf/main.pdf.

2.            Hendren NS, Drazner MH, Bozkurt B, Cooper LT, Jr.: Description and Proposed Management of the Acute COVID-19 Cardiovascular Syndrome. Circulation 2020, 141(23):1903-1914. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/32297796.

3.            Guzik TJ, Mohiddin SA, Dimarco A, Patel V, Savvatis K, Marelli-Berg FM, Madhur MS, Tomaszewski M, Maffia P, D’Acquisto F et al: COVID-19 and the cardiovascular system: implications for risk assessment, diagnosis, and treatment options. Cardiovasc Res 2020, 116(10):1666-1687. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/32352535.

4.            Bansal M: Cardiovascular disease and COVID-19. Diabetes Metab Syndr 2020, 14(3):247-250. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/32247212.

5.            Di Pasquale G: [COVID-19 coronavirus: what implications for Cardiology?]. G Ital Cardiol (Rome) 2020, 21(4):243-245.

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